Trumeau russo. Misure cm: h. 200x112x58,x88 aperto. Manifattura: Russia. Attribuito a Christian Meyer, attivo dal 1780 al 1800, tra i principali fornitori dell’Ermitage. Epoca e stile: neoclassico. Fine XVIII secolo. Materiali: piuma di mogano, noce d’India, acero, decori in ottone dorato.
In epoca neoclassica in Russia si sono prodotti arredi tra i più straordinari; tipici per il disegno e per la decorazione, che li rende immediatamente riconoscibili. L’ebanisteria è spesso di qualità superlativa. Questo mobile deriva direttamente dai troumeau settecenteschi, ma con caratteristiche di sobrietà e di eleganza spiccatamente neoclassiche. Il piano scrittoio estraibile, come la ribalta a rullo, ne sono gli elementi più innovativi e distintivi. Gli arredi russi si contraddistinguono per un disegno misurato unito ad estro e fantasia. Da questi arredi nell’ottocento derivano modelli, che, influenzati dal successivo stile biedermeier, evolvono ulteriormente fino ad assumere forme per noi insolite ed a volte astruse. In questo periodo l’ebanista più rappresentativo presente in Russia è Abraham Roentgen, 1711-93, di origine tedesca. Dopo aver soggiornato a Parigi ed essere divenuto uno dei caposcuola della città lieder in Europa nelle arti, si trasferisce definitivamente in Russia, dove produce alcuni tra i massimi capolavori di ogni tempo. Ed è a San Pietroburgo, alla scuola sua e degli altri maestri stranieri, che vi soggiornano, che si forma il nucleo degli artisti russi. Tra i capiscuola stranieri chiamati a lavorare dallo zar vi è anche Meyer, anche lui compaesano di Roentgen, ed ebanista di fama. In questo arredo sono presenti ben diciannove tra cassetti e cassettini; oltre ai due scomparti estraibili provvisti di scomparto segreto. L’ebanisteria di assoluta qualità presenta un’impiallacciatura di piuma di mogano con un unico disegno lungo i due metri di altezza del mobile; anche gli interni sono eseguiti all’insegna di una grande leggerezza.
Per documentazione vedi i due arredi simili pubblicati a pagg. 124 e 125 in “Il mobile russo. L’epoca d’oro 1780-1840” di Antoine Chenevière. Questo arredo è pubblicato alle pagine 18 e 19 in “Mobili Impero” di Elisabetta Barbolini Ferrari.
L’arredo sopradescritto è di lecita provenienza, autentico ed originale, fatti salvi i restauri d’uso.