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boureau plat 2 nero

 

 

ellaume

 

 

 

 

Pierre Kjellberg in “Le Mobilier Français du XVIII° Siecle”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

boureau plat

 

 

 

 

Analogo boreau plat apparso in Francia e stampigliato sia dal maestro, che dai giurati della corporazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scheda di approfondimento.

 

Bureau plat de dame.

Misure cm: h. 83,5x80,5x143.

Manifattura: Francia, Parigi, stampigliato Jean-Charles Ellaume, maestro dal 1754, e con stampigliatura JME.

Epoca e stile: Luigi XV. Metà del Settecento.

Materiali: Impiallacciatura di bois de violet, bois de rose, bosso, palissandro. Decori di bronzo cesellato e dorato al mercurio. Fusto di rovere.

 

Eccezionale scrivania in perfetto stato di conservazione. Il bureau-plat è un’ampia scrivania da centro, di norma con tre cassetti nella fascia, mobile di alta ebanisteria e di estremo lusso; è detto anche diplomatica per il suo utilizzo nelle grandi sale di udienza pubbliche, famoso in Italia quello del capo dello stato al Quirinale. Il Bureau-plat nasce in epoca Luigi XIV e diviene l’arredo più significativo del Luigi XV. Il bureau de dame ne costituisce la variante dedicata all’uso femminile. Si caratterizza per le misure più contenute, che non permettevano di corredarlo con un cartonier, come invece era sovente in quello classico; d'altronde esso era dedicato all’arredo di lusso ed utilizzato per la corrispondenza personale e non a funzioni di rappresentanza. Il bureau de dame è perciò più raro, essendo stato posseduto solo da dame colte e molto agiate, che potevano sfoggiarlo nella cerchia delle proprie conoscenze.

Notiamo la forte sagomatura del piano, con un triplice movimento del lato lungo, che permette l’inserimento di un ricco bronzo a graffa tra il cassetto centrale e quelli laterali. Anche le gambe sono pentagonali e consentono alla modanatura posteriore di correre lungo tutto il profilo del mobile. Tutti i contorni sono sottolineati da filettature bronzee. Jean-Charles Ellaume fu un ottimo ebanista parigino dalla produzione di qualità, come ci dice Pierre Kjellberg, certificandoci dell’eccezionalita di alcune sue creazioni, in “Le Mobilier Français du XVIII° Siècle”, pag. 295: « l’oeuvre d’Ellaume présente un second volet beaucoup moins prolifique mais de qualité très supérieure: quelques beaux bureaux plats pourvus de bronzes rocailles et, surtout, de rares commodes et encoignures Louis XV... Il est permis de penser que ces modèles ont pu être exécutés à la demande de certains marchands ou même de confrères ébénistes pour lesquels Ellaume semble avoir travaillé ». E nella stessa introduzione a pag. 13, quale esempio di raffinato ornamento di bronzo dorato settecentesco, pubblica proprio la fotografia, sopra illustrata, di una chute d’angle identica a quelle di questo boureau-plat.

L’estampille “J.C.Ellaume” presente all’interno del cassetto centrale identifica l’esecutore nell’ebanista Jean-Charles Ellaume, che operò per più di trent’anni nella sua bottega di via Traversière a Parigi, ed ottenne la maîtrise il 6 novembre 1754. Sotto l’estampille è presente il marchio “JME”. I giurati della corporazione avevano l’obbligo di visitare i laboratori quattro volte l’anno, confiscando gli arredi privi di marchio dell’ebanista o difettosi e apponendo il loro: JME, che sta per Jurande des Menuisiers Ebénistes, corpo degli ufficiali giurati dei falegnami-ebanisti.

 

Si allegano:

Fotocopia delle pagine citate da “Le Mobilier Français du XVIII° Siecle” di Pierre Kjellberg.

Dischetto con la documentazione delle fasi del restauro.

 

Bibliographia.

“Le Mobilier Français du XVIII° Siècle”, Pierre Kjellberg, Parigi 1989, pagg. 13, 295-298.

“Vergoldete Bronzen“, vol. I, Hans Ottomayer/Peter Pröschel, Monaco 1986.

“Les bronzes dorés français” Pierre Verlet, Parigi 1987.

“Arredi del Settecento”, AA.VV., Modena 2003, tecniche costruttive, pag 295.

 “l’informatore Europeo”, “L’estampille”, nella rubrica “Schede tecniche d’antiquariato”, a cura di Pierdario Santoro, parte prima nr. 192 del 09/2010 e parte seconda nr. 193 del 10/2010.

“Il mobile francese”, Alexandre Pradère, Milano 1989, pag. 434.

Breve biografia dell'artista:

Jean-Charles Ellaume, operò per più di trent’anni nella sua bottega di via Traversière a Parigi, ed ottenne la maîtrise il 6 novembre 1754. Lavorò per le più importanti committenze del tempo.

Musei: Museo Lambinet a Versailles.

Esposizioni:

Mia, Milano salone internazionale dell'antiquariato 2006.

Tefaf, Maastricht, 2007.

Ghota, Parma mostra internazionale dell'antiquariato 2010, catalogo pag. 110.

 

 

 

 

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